16 Agosto 1997

La carriera

Il Cavallo

Quarnero

Dopo la vittoria di luglio Nanni porta Quarnero, cavallo fortemente cercato dal Pesse proprio a luglio. Ciò rese la scelta quasi obbligata, sebbene non scontata. Quarnero non partiva per le prove e non partì nemmeno per il Palio, rendendo necessaria una corsa impostata da dietro. Era un cavallo che andava acceso e che sarebbe venuto fuori al terzo giro; dotato di grande potenza e resistenza, dopo il secondo bandierino non si fece attendere, dando prova di una manifesta superiorità.

Il Fantino

Giuseppe Pes detto Il Pesse

Viene confermato il Pesse, lo stesso fantino di Luglio che si ritrova davanti ad una contrada non ancora sazia di vittorie, che fa sentire tutta la sua presenza e passione. Celebre rimane l’episodio nella stalla con lo staff Palio, quando il fantino venne sollecitato con forza da più voci, cosa che lo convinse a dover davvero dare il massimo. Tutti questi sforzi saranno poi ricompensati durante la corsa magistralmente impostata per Quarnero. Non partendo, Beppino dovette fare un palio da dietro che ancora oggi rimane una delle corse più belle degli ultimi decenni.

La Dirigenza

Capitano Fabio Caselli e mangini Francesco Fusi, Pietro Bazzani e Massimiliano Senesi. Nonostante la vittoria di Luglio, lo staff Palio abbraccia la voglia del popolo che, anche con le sottoscrizioni, mostra a fa sentire tutto il suo sostegno. Durante i partiti lo staff non vacilla e comunica alle altre consorelle tutta l’intenzione di tirare a vincere, senza se e senza ma. Il giorno della carriera questa voglia da i suoi frutti, rendendo il sogno del Cappotto realtà.

Priore Vittorio Mazzoni della Stella e i vicari Annalisa Tognazzi Neri, Alessandro Giusti e Paolo Brogi. Come detto prima, ad Agosto fu davvero la vittoria del popolo e sia lo staff che il fantino si resero conto che la Giraffa non era per niente sazia; nessuno voleva mollare la presa e tutte le sottoscrizioni furono esattamente confermate come per il palio di Luglio… forse anche qualcosina in più.

La Comparsa

Composizione dei Figuranti

  • Tamburino – Andrea Giorgi
  • Alfieri – Gianluca Avignone e Federico Neri
  • Duce – Nicola Borselli
  • Uomini d’arme – Alessandro Lorenzini e Fabio Maffei
  • Paggio Maggiore – Gianni Ponzuoli
  • Paggi porta insegne – Raffaele Rossi e Matteo Severini
  • Palafreniere – Gabriele Guerrini
  • Soprallasso – Andrea Coccia
  • Barbaresco – Fabio Giani
  • Capo popolo – Jacopo Comporti
  • Popolo – Marco Lorenzoni, Paolo Ceccherini, Claudio Ceccherini, Clodio Caselli, Pier Mario Lolli e Gianpaolo Betti

Il racconto

Massimiliano Senesi

La particolarità del Cappotto fece rimanere tutta la gente in Piazza a fine corsa poiché Gianfranco Corsi e il suo gruppo avevano prontamente portato il Palio di luglio in piazza. Nessuno si mosse dai palchi e anche il giorno dopo Siena era piena di senesi che avevano rimandato le ferie per veder sfilare due palii per la città. Questo successo incoronò la Giraffa come contrada dei Cappotti, essendo questo il terzo della nostra storia.

Il Drappellone

Drappellone di Marco Borgianni
Dedicato ai 50 anni del Comitato amici del Palio.

Il Numero Unico

I volumi del 1997 hanno segnato un punto di svolta nell’editoria contradaiola nel dopo guerra: per la prima volta il numero unico avrebbe dovuto raccontare un Cappotto, cosa assolutamente impensabile nel Palio moderno, almeno fino a quando la Giraffa ha vinto entrambe le Carriere dell’anno. L’idea del titolo è stata di Stefano Carapelli, mentre Gigi Lusini ha liberamente collaborato alla parte fotografica ed alla grafica assieme alla compianta Rossella Ugolini. Sotto la regia di Raffaello Ginanneschi, i tre volumi “Realtà”, “Sogno” e “Storia”, raccontano rispettivamente le due corse, il popolo e la storia della Giraffa.

Il Giubilo