
Il Cavallo
Galleggiante
Galleggiante era arrivato in piazza con grandi aspirazioni che erano rimaste tali, solo nella Giraffa cominciò a dimostrare tutto il suo valore.
Il Fantino
Silvano Vigni detto Bastiano
Rinascita di un fantino che per molti sembrava ormai al tramonto, rivalutato dalle strategie giraffine nel segno della tradizione come per Tristezza, Bazza, Moretto, Truciolo e Bastiano. Tutti fantini in qualche modo in crisi o alle prime esperienze che, garantiti da un ambiente tranquillo, hanno trovato nella Giraffa la motivazione giusta per portarci vittorie ineguagliabili.

La Dirigenza
Terzo successo della squadra consolidata formata dai Romano Rossi coadiuvato da Fabio Caselli, Giancarlo Rossi e Alessandro Giusti, conseguito nell’arco di sette anni. La contrada ci credette fin da principio nonostante le concorrenti che dovevamo fronteggiare e la sera della cena della prova generale l’entusiasmo era salito alle stelle nel convincimento generale che la vittoria fosse a portata di mano.

Franco Semboloni

Romano Rossi

Fabio Caselli

Giancarlo Rossi

Alessandro Giusti
La Comparsa

Il racconto
Franco Semboloni
La sera dell’assegnazione dei cavalli si posero le basi per la vittoria in quanto si verificò una situazione imprevista e preoccupante per un grosso malinteso con la contrada della Torre che ci imputava di aver favorito la monta di Cianchino nell’Oca, per cui ci rivolsero pesanti minacce. Si rese necessario sospendere L’Assemblea generale, che allora per consuetudine era prevista, per consentire un urgente incontro dei rispettivi Priori e Capitani per cercare di chiarire la situazione e evitare il rischio di scontri. Lai riunione avvenuta in campo neutro, si concluse a notte inoltrata con reciproca soddisfazione e fu la base su cui il Capitano e i suoi collaboratori basarono la strategia del palio durante i giorni successivi e che ci portò alla vittoria.
Il Drappellone

Opera della pittrice australiana Alison Roux, a quel tempo residente a Siena. Alla presentazione Roberto Barzanti affermò che “… è soprattutto un omaggio al Campo, al lavoro che l’ha prodotto e lo conserva nel tempo, un omaggio al luogo ch’è teatro della corsa e del corteggio che lento la precede. Un omaggio a quanti l’hanno costruito e non se ne sa il nome, a quanti donne e uomini, l’hanno ricostruito, rattoppato, rifatto, restaurato. rimesso a posto … un progetto che appartiene a tutti e non ha una proprietà e una firma.”

Il Numero Unico
Il “TRE X TRE LA STORIA” ha una veste grafica professionale, progetto di Giorgio Carapelli professionista con esperienze lavorative alla Mondadori. I contenuti sono quelli tradizionali dove prevale la parte fotografica.